29/10/2012

Una nuova classe dirigente dall’esperienza del “Terzo Settore”

di Gregorio Arena

Ci possono essere tanti modi per definire la classe dirigente. Ma credo si possa convenire che una delle caratteristiche della classe dirigente è saper rinunciare alla difesa degli interessi individuali dei propri membri per promuovere l’interesse generale o, detto in altro modo, il bene comune.

Se si accetta tale definizione, se ne deduce che quella espressa in Italia dai partiti negli ultimi vent’anni non è una classe dirigente, bensì una casta di privilegiati dedita al saccheggio sistematico delle risorse pubbliche. Vi sono state certamente alcune eccezioni, tanto più luminose in un quadro così degradato dell’etica pubblica, ma tali sono purtroppo rimaste.

In questa fase è ancora più urgente di quanto non lo fosse in passato dotarci di una classe dirigente degna di questo nome, perché affrontare la crisi avendo ai vertici del sistema una casta che privilegia i propri interessi rispetto all’interesse generale è garanzia di rovina.

Ma dove trovare una nuova classe dirigente? Forse la risposta è sotto i nostri occhi, ma non la vediamo. Infatti, mentre in questi anni politici incistati nei più vari centri di potere si ingegnavano a trovare nuovi modi per perpetuare i propri privilegi, migliaia di persone normali dimostravano quotidianamente che una vera classe dirigente in Italia può esserci, anzi c’è già. Se infatti il carattere discriminante di una classe dirigente consiste nel saper rinunciare alla difesa dei propri interessi per promuovere l’interesse generale, nell’essere cioè dis-interessata, allora in Italia per fortuna esiste già una classe dirigente con questa caratteristica.

Ce l’abbiamo da anni, è diffusa su tutto il territorio nazionale, opera con competenza ed efficacia in tutti i settori della vita collettiva e coinvolge un numero enorme di persone. Ed ha anche un nome: volontariato.

FQTS: La formazione per produrre cambiamento

di  Anna Monterubbianesi e Clara Capponi

La formazione dei quadri del terzo settore (FQTS) è una questione italiana? Se ne è discusso nell’ultima giornata della manifestazione “A Torino, con il Sud” organizzata dal 28 al 30 settembre in occasione del VI anniversario della Fondazione CON il Sud.

La FQTS, progetto che è nato a livello territoriale con il coinvolgimento di sei regioni dell’area del mezzogiorno, è arrivato, alla sua terza annualità, e nella città di Torino, a porsi all’attenzione come ‘questione italiana’. La formazione dei quadri del terzo settore italiano è un percorso che i promotori del progetto, i corsisti, i docenti e gli esperti che collaborano al progetto ritengono possibile e doveroso.

In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, in cui vengono meno risposte ai bisogni dei cittadini, il terzo settore sente ancora più forte di essere chiamato a fare la sua parte e a porsi come motore di partecipazione, di promozione di cittadinanza e di un modello di sviluppo che fondi le sue basi nel principio di sussidiarietà. Il Terzo Settore deve dunque farsi motore di un cambiamento sociale, ma questo cambiamento non può che passare attraverso un percorso di formazione. Dalla formazione possono infatti scaturire capacità di azione, di innovazione e di proposta, e la capacità, per il terzo settore, di affermare una propria autonomia e una peculiare dimensione politica.

“La formazione dei quadri del terzo settore, nata al Sud e con il Sud, per essere davvero efficace a livello ‘italiano’, non può prescindere, da un lato, da una riflessione che parta dal singolo territorio e dalle singole identità e specificità, dall’altro, dalla capacità di un’azione sinergica e congiunta tra i vari soggetti che compongono il terzo settore italiano. Solo così sarà possibile produrre quel cambiamento sociale e culturale dal basso di cui il Paese ha davvero bisogno.” Così dichiarano i promotori del progetto, Forum del Terzo Settore, Consulta del Volontariato presso il Forum, ConVol – Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato – e CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato.

Comunicare in rete in Calabria: missione possibile

di Maria Scaramuzzino

Notizia Sociale. Il mondo del volontariato e quello dell’immigrazione; le storie ai margini; le tematiche e i problemi riguardanti le persone con disabilità; il recupero e la valorizzazione dei beni comuni; le buone prassi che non trovano mai spazio nella cronaca quotidiana; le urgenze sociali generate dalla recessione economica e dalla crisi valoriale in cui è sprofondata la società attuale. Sono alcuni tra gli argomenti di cui si vuole  occupare “Notizia Sociale”, il quindicinale che i corsisti del Laboratorio di Comunicazione Sociale della Calabria stanno realizzando nell’ambito dell’esperienza formativa di FQTS 2012. “Notizia Sociale” in questa fase progettuale è un prototipo che, in futuro, potrà diventare una testata giornalistica di carta stampata o un periodico web. L’obiettivo dei partecipanti al laboratorio è che il quindicinale divenga punto di riferimento per “la comunicazione in rete” del mondo del sociale calabrese. “Notizia Sociale”, quindi, come spazio di relazioni e come luogo di confronto tra il Terzo Settore, il volontariato e l’associazionismo locale, ed il panorama istituzionale della Regione Calabria. Il periodico vuole riservare degli spazi anche alle attività e alle iniziative dei Laboratori di Progettazione Partecipata e di Ricerca – Azione, che sono stati attivati in regione, sempre nell’ambito del progetto FQTS 2012. Titolo e contenuti sono stati scelti in maniera condivisa dai partecipanti al Laboratorio; la veste grafica richiama volutamente i colori e i caratteri dei testi utilizzati per il progetto di FQTS, un modo per essere in sintonia e in continuità con l’esperienza formativa in itinere.

A progetto concluso, il mondo del Terzo Settore calabrese deciderà quale sarà il futuro del periodico. L’auspicio dei componenti del Laboratorio è che “Notizia Sociale” possa continuare a rappresentare una straordinaria opportunità per la comunicazione sociale in Calabria, anche dopo la conclusione del percorso formativo, sostenuto dalla Fondazione Con il Sud. Intanto i corsisti, che sono la redazione del periodico, si preparano a ‘pubblicare’ e a ‘linkare’ sul web il primo numero di “Notizia Sociale” previsto per il prossimo mese di dicembre.

FQTS Campania: i Focus Group del laboratorio di ricerca-azione

di Marcello Colopi

Si è svolto ad Aversa il 29 ottobre 2012   presso la  cooperativa sociale “Fuori di Zucca”, il primo dei due  focus group  programmati nell’ambito della ricerca sugli indicatori di buone pratiche che, il laboratorio di ricerca azione FQTS, sta realizzando in Campania. Anche il secondo focus previsto per novembre a Baronissi nel salernitano, in coerenza con il tema scelto in Campania per l’annualità 2012 di FQTS, ovvero “impresa sociale e beni comuni”, si svolgerà presso il Centro Polifunzionale Alessia, un bene confiscato alla camorra e oggi restituito ai cittadini anche grazie al sostegno della Fondazione Con il SUD. L’azione dei focus group  è una tecnica qualitativa utilizzata nelle ricerche delle scienze umane e sociali, in cui un gruppo di persone è invitato a parlare, discutere e confrontarsi. Alla  luce di ciò, appare ovvio che, il progetto FQTS con i focus si pone in diretta relazione di ascolto e partecipazione con la comunità e il territorio. L’idea strategia è proprio quella di interrogarsi ed interrogare una serie di testimoni privilegiati del Terzo Settore e del mondo profit proprio su cosa significa per loro buone prassi e soprattutto come quel territorio valuta le buone prassi in  economia sociale. Il tutto si inserisce nel più ampio progetto di ricerca azione di FQTS coordinato da Roberto Porciello, che ha l’obiettivo di definire una serie di misurazioni ed indicatori di valutazione di buone prassi in economia sociale.

I focus group, quindi, oltre a tecnica di ricerca azione, vengono, in questo contesto, utilizzati come  formazione attiva, infatti gli stessi sono animati dagli stessi corsisti di fqts supervisionati dal formatore regionale. Il focus ha un duplice obiettivo: il primo funzionale al  laboratorio di ricerca azione , il secondo è   costruire   interazione sociale vista come    risorsa importante nel trasmettere informazione, consapevolezza dei propri ruoli e crescita culturale dei partecipanti.

Le politiche sociali regionali tra rigore economico e P.A.C.

di Daniele Ferrocino

Il 30 novembre a Bari ci svolgerà l’Agorà regionale di FQTS dal tema: “Le politiche sociali regionali fra rigore economico e piano di azione e coesione”. È infatti noto che il Governo, con il P.A.C. (Piano di Azione e Coesione), sta procedendo alla riprogrammazione dei fondi comunitari co-finanziati al Sud, destinando 845 milioni a obiettivi di inclusione sociale e 1.498 milioni a interventi per la crescita anche attraverso iniziative per i giovani e la valorizzazione di aree di attrazione culturale in cui può intervenire il Terzo Settore.

Nel prossimo futuro, dunque, le possibili strategie di azione nell’ambito del welfare locale e dell’economia sociale, dovranno fare i conti necessariamente sia con i pochi fondi sociali ancora disponibili, sia con le opportunità che verranno create dall’attuazione ed implementazione del P.A.C. Governativo.  Ciò determinerà una complessificazione delle procedure in quanto, sarà necessario interagire con attori istituzionali differenti (locali, regionali e nazionali) e predisporre strategie che sappiano realizzare programmi di intervento locale coerenti e calibrati pur se attingendo risorse provenienti da fonti diversificate.

In tale prospettiva si è pensato ad una Agorà che possa offrire  agli attori del Terzo Settore pugliese una occasione di interfaccia complessiva con le istituzioni nazionali, regionali e locali coinvolte nelle programmazione di tali risorse. Inoltre, l’Agorà del 30 novembre vuole anche rappresentare l’occasione per chiamare a raccolta il Terzo Settore pugliese per evidenziare alle istituzioni nazionali e regionali la capacità di mobilitarsi per la salvaguardia del Welfare locale e la tutela dei diritti sociali.

Le attività dei laboratori regionali si svolgeranno il 16 e 17 novembre.

Calendario didattico

13 novembre  2012 – c/o CTS via Albalonga 3 – Roma

Seminario progettazione FQTS 2013 per reti promotrici, pilotaggio nazionale e regionale, staff nazionale e regionali, comitato scientifico

14 dicembre 2012 – Roma

Seminario per formatori nazionali e regionali,  pilotaggio nazionale e regionale , comitato scientifico
per  info: http://www.fqts.org/

Sessioni Seminari regionali

Basilicata

30 novembre e 1° dicembre 2012 – Matera (in via di definizione)
per info: basilicata@fqts.org

Calabria

16 e 17 novembre 2012 – Grand Hotel Lamezi
Via della Stazione, Lamezia Terme (CZ) (in via di definizione)
per info: calabria@fqts.org

Campania

9 e 10 novembre 2012
“Promuovere responsabilità collettive e reti di comunità per l’economia sociale, civile e solidale”
Aequa Hotel  – Via Filangieri, 46/48 Vico Equense (NA)
per info: campania@fqts.org

Puglia

16-17  laboratori (in via di definizione)
30 novembre 2012 –  Bari – Agorà
“Le politiche sociali regionali fra rigore economico e piano di azione e coesione”
per info: puglia@fqts.org

Sardegna

17 novembre 2012
“Green Economy e Buone Pratiche del Ri-Uso dei Beni”
Hotel L’Anfora – SS 131  Km 103, Tramatza (OR)
per info: sardegna@fqts.org

Sicilia

9 e 10 novembre 2012
“Uno sguardo alla crisi attraverso le emergenze territorio e ambiente. Quali politiche ambientali e di sostenibilità”
Palacultura, viale Boccetta 343 – Messina
per info: sicilia@fqts.org